Consigli per gli acquisti
Non abbiamo famiglie perfette e ne siamo consapevoli per tutti gli undici mesi dell’anno, ma solo a dicembre (altro…)
Bambini
Osservando i bambini all’ingresso della scuola, noto una sostanziale differenza tra la loro infanzia e la nostra: hanno ginocchia e gomiti del tutto integri e perfetti, niente che possa far pensare ad una caduta dopo una corsa o una manovra azzardata con la bici.Da questo deduco che il divertimento è direttamente proporzionale al consumo di tintura di iodio.
E vissero tutti felici, contenti e separati
Sono lontani i tempi in cui si celebrarono le nozze tra la splendida ed eterea Grace Kelly con Ranieri di Monaco quando tutti videro i personaggi della favola uscire dalle pagine del libro per incantare il mondo intero: il principe innamorato che sposa la bellissima fanciulla senza sangue blu con un matrimonio da sogno. E vissero tutti felici e contenti.
Ora la voglia di sognare è passata, (altro…)
Dialogo con la mia coscienza N°29
(Coscienza) – Cosa c’è, Milena? –
( Io ) – Penso che oggi è il primo giorno di scuola di mia figlia,
anzi “l’ultimo primo giorno di scuola media” per usare le sue parole. –
(Coscienza) – Non sei orgogliosa? –
( Io ) – Certo, ma non posso fare a meno di pensare che nelle stesse ore in cui ieri eravamo al mare, adesso è sui banchi a fare lezione e questo fa sentire tutto il peso della definizione “scuola dell’obbligo”. –
(Coscienza) – Anche per te la campanella suonava quando ancora la temperatura era proibitiva,e mi sembra che tu sia sopravvissuta. –
( Io ) – Ti sbagli: ai miei tempi la scuola cominciava il primo ottobre
ed il caldo ce l’eravamo lasciato alle spalle già da un pezzo. –
(Coscienza) – Uhm…qualche annetto fa, eh. Lo scuolabus era una biga guidata da Ben Hur? –
( Io ) – Devo ricordarti che hai la mia età o sei troppo impegnata a fare battute di pessimo gusto? –
(Coscienza) – Già…Comunque, io so che andavi volentieri a scuola e sono tanti i ricordi degni di nostalgia. –
( Io ) – Hai ragione: l’odore dei libri nuovi, le poesie che non ho più dimenticato, le foto nei testi di geografia, scrivere sulla
prima pagina dei quaderni, la corsa per prendere l’ultimo banco o il posto dietro la compagna più alta, dare del “lei” ai
professori, i compiti insieme alla
migliore amica, le etichette grandi per coprire il nome di mio fratello
sulle copertine dei libri già sottolineati, il panino preparato dalla mamma che mi facevano sentire la mancanza di casa già
dalla terza ora, l’allergia alla polvere del gesso, la penna che non funzionava durante il compito in classe, le feste che
cadevano di domenica…Forse non mi fa bene parlare con te. –
(Coscienza) – Dai, parli così, però lo so che stai mentendo e, se uscissi da questo ruolo, ricorderesti ben altro. –
( Io ) – Giusto: scioperi non previsti e riunioni sindacali.
(Coscienza) – Ci rinuncio! –
( Io ) – Scusa, ma quest’anno dall’estate sulla pelle allo zaino sulle spalle sembra sia passata solo una notte. –
E poi senza la scuola che ne sarebbe stata della mia comprensione della matematica e l’abilità nel fare velocemente
un importante calcolo? –
(Coscienza) – Quale calcolo? –
( Io ) – 100 giorni alle vacanze di Natale. –
Salutare è salutare
C’è chi saluta con garbo ed educazione, chi continua a sorridere anche dopo essersi allontanato, chi augura il buongiorno anche se non ti conosce, chi usa l’odioso (altro…)
Racconti
Mara sapeva che avrebbe sentito solo giustificazioni inaccettabili o scuse poco credibili dai colleghi e così, appena arrivata per il turno di notte, aveva cominciato a sistemare il materiale arrivato in infermeria mentre gli altri, fuori dalla porta, si davano il cambio tra battute da camerata, veloci aneddoti della giornata, abbassando poi la voce per raccontare qualche pettegolezzo sulla storia del medico con la radiologa. Chissà se avevano mai fatto (altro…)
Sì, viaggiare
Stavo preparando la cena che avrebbe concluso quella giornata non proprio bella anche se non era successo niente di grave, anzi non era successo proprio niente (peggio perchè non puoi prendertela con niente e nessuno), quando vengo interrotta da mio figlio vestito, equipaggiato e addirittura in ritardo per la partita a calcetto, motivo per cui mi chiede d’accompagnarlo.
Sbuffando e seccata come ogni volta in cui devo lasciare qualcosa a metà, gli dico (altro…)
Dialogo con la mia coscienza N°32
(Coscienza) – Cosa c’è, Milena? –
( Io ) Imbarazzo, tanto imbarazzo…-
(Coscienza) – E’ successo qualcosa? –
( Io ) – Sì, oggi e tutte le volte che viene qualcuno a casa mia per guasti, riparazioni e lavori di ogni tipo. –
(Coscienza) – Dai, parla. –
( Io ) – Parlare, appunto. E’ proprio questo il problema. –
(Coscienza) – Spiegati meglio. –
( Io ) – Per esempio, arriva l’idraulico ed io invece di andarmene e sminuire l’urgenza descritta al telefono con una irrispettosa strafottenza, preferisco rimanere, ma non so cosa dire e chiedo i motivi del guasto. A questo punto, il suddetto interrompe il lavoro, alza la testa da sotto il lavandino, comincia una descrizione minuziosa dell’accaduto ed elenca le probabili diagnosi, senza risparmiare noiosi dettagli tecnici di cui mi importa poco o nulla se non l’esito finale: la riparazione. –
(Coscienza) – Potresti parlare del tempo o della crisi. –
( Io ) – Il tempo? E che dovrei dire? Quanto sia strano che a gennaio faccia freddo? La crisi? Idraulici e meccanici spesso approfittano dell’imprevedibilità e vengono pagati per quello che chiedono. I più abili fanno anche credere di averti trattato da amico per prezzo e tempestività. –
(Coscienza) – Stai divagando, dimmi di oggi. –
( Io ) – Hai ragione. Stamattina è arrivato il ragazzo per montare la bombola alla stufa. Suona, apro, è uno nuovo e non molto pratico. Comincia a smontare lo sportello dietro. Gli chiedo se il suo ritardo sia stato per colpa del traffico e mi risponde con un monosillabo affermativo, chiedo se sia in ritardo per le altre consegne ed ecco un altro monosillabo affermativo, al terzo sì come risposta ad una domanda sulla scadenza del tubo, desisto: stava diventando un interrogatorio. A questo punto gli dico di stare attento per l’instabilità della stufa a causa di una rotellina rotta che ha salvato la situazione. Ha incominciato a dirmi dove potrei trovarne di compatibili al mio modello, eventuali prezzi, consigli su come montarla e la soffiata finale di prenderla dai cinesi “e con 5 euro se ne esce”. Lo ringrazio del prezioso consiglio, ma l’argomento si esaurisce prima che lui monti la bombola. Di nuovo silenzio.
(Coscienza) – E poi se n’è andato? –
( Io ) – No, l’ho assunto per reggere la stufa ed evitare che cada. –
(Coscienza) – Come sei suscettibile!. –
( Io ) – Lo so che non sono cose gravi, ma tanto fastidiose e rimango sempre spiazzata, senza parole come dopo aver visto in televisione alle ultime sfilate borse, tacchi, gonne e make up invidiabili. –
(Coscienza) – Non capisco la tua meraviglia. Che ti aspetti di vedere ad una sfilata di moda? –
( Io ) – Parlo di Pitti Uomo.
C’era una svolta….
Chiediamo innovazione, cambiamento, rivoluzione, ma tutto rimarrà immutato finchè non avremo coscienza della realtà e smetteremo di credere alle storie e alle favole raccontate:
– 20000 leghe sotto i mari raccontano (altro…)
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