5031127116_ee9822f45a_zthePer quanto possiamo negare l’evidenza, ostinarci a fare finta di niente, appellarci alla convenzione dei diritti umani, i segnali ci sono tutti: l’estate è finita!
Ricominciano i lunedì a parlare di calcio, riprendono le raccolte a fascicoli in edicola,senti le mamme che impazienti s’informano sull’ inizio della scuola, guardi le interviste in televisione di giornalisti ai caselli autostradali che sadicamente chiedono “finite le vacanze, eh?”, vedi in spiaggia diminuita la folla di bagnanti, il numero di ombrelloni e l’entusiasmo in chi conta le ore che li separa dalla partenza, ma anche nella popolazione locale costretta ad assistere alle strazianti scene di congedo tra vicini d’asciugamano con i quali le confidenze più intime sono state il nome di un buon ristorante e il massimo dell’impegno comune aver organizzato grigliate in riva al mare, saluti che si concludono con un “oh, ci si sente…! peccato non aver mai scambiato il numero di telefono…
Però, si potrebbe superare questo difficile momento in maniera meno dolorosa, concentrandosi su tutto ciò che non la faranno rimpiangere: gli inutili sacrifici fatti di privazioni e/o iscrizioni in palestra dopo i bagordi pasquali per superare la prova costume, proposito naufragato miseramente in quel collettivo “ma sì, mica stanno a guardare tutti me..”, i venditori ambulanti che interrompevano conversazioni o sonni  profondi, illudendosi comunque di vendere qualcosa, le innumerevoli sagre paesane dal seriale titolo E- state con noi,  genitori che nei luoghi d’incontro urlano a squarciagola ai figli di non gridare per non disturbare i vicini, gli shorts sulle ultraquarantenni oversize vestitesi al buio, le foto dei piedi in acqua, uomini a passeggio con ridotti costumi bianchi, le zanzare,  i cartelli Chiuso per ferie e le repliche di Don Matteo.
Tra qualche giorno, con l’abbronzatura ormai sbiadita, durata il tempo di disfare le valigie o riporre in garage il corredo balneare, strapperemo quella pagina di calendario con su scritto agosto e, anche questa volta, ne parleremo come fosse un’edizione di Sanremo dicendo che l’anno precedente è stata senza dubbio migliore, pensando forse già ai regali di Natale.