0

Maturità: ciak si gira!

-

maturitaAnche se la mia Maturità risale alla fine del secolo scorso, ogni anno mi sento personalmente ed inevitabilmente coinvolta da questo primo vero ostacolo da adulto della vita. Di buon mattino (altro…)

0

Dialogo con la mia coscienza N°28

-

(Coscienza) – Cos’è quel ghigno? –
( Io ) – Mi meraviglio e un po’ mi dispiace quando viene fuori la cattiva che c’è in me –
(Coscienza) – A cosa ti riferisci? –
( Io ) – Ad una cosa successa ieri al supermercato –
(Coscienza) – Racconta –
( Io ) – Ok. Allora…Ero in fila alla cassa con mio marito dietro una signora che conosco di vista perchè la incontro in spiaggia e la sera in quel chilometro scarso di lungomare, emigrata figlia di emigrati di quelli che d’estate tornano al Sud con l’accento del Nord e quell’aria insofferente da “lì è tutto un altro mondo”, conseguenza della mutazione genetica in terra padana della donna radical chic medio borghese, fu terrona, viva Salvini. Imbusta la spesa col trucco perfetto, la piega perfetta, lo smalto perfetto e la mano lesta, ma non abbastanza da sfuggire all’attenzione di mio marito:
– Senta, lei ha preso le mie pesche –
– Oh, mi scusi… –
– Si figuri, può prenderle se le servono (mancava che le dicesse “le prenda, buona donna”) –
– Ma s’immagini, ho già le mie! (mancava che gli dicesse “lei non sa chi sono io”) –
Sono quasi certa che la sua sia stata una disattenzione dovuta alla fretta, ma la soddisfazione nel vederla andare via con l’ imbarazzo che i presenti la considerassero una cleptomane, valeva mille volte il prezzo di quel sacchetto di frutta.-
(Coscienza) – Mi stupisce vederti così spietata. –
( Io ) – Forse è questo caldo che scopre una cattiveria sopita d’inverno. –
(Coscienza) – Non dirmi che cominci a lamentarti pure tu per il caldo!?! –
( Io ) beh, non è facile mantenere lucidità ed autocontrollo con queste temperature…Stamattina guardavo l’armadio e stentavo a credere che siano serviti e verrà il momento in cui serviranno cappotti, sciarpe, maglioni. E poi sono sempre così stanca…-
(Coscienza) Sì, lo so: hai la pressione bassa, il ferro basso, tu sei bassa… –
( Io ) Fai la spiritosa? –
(Coscienza) – Dai, scherzo…piuttosto dimmi, come stai? –
( Io ) – Ora bene…Ora no…Ora bene…Ora no… –
(Coscienza) – Sei indecisa? –
( Io ) – No, ho il ventilatore in modalità girevole. –

0

Sì, viaggiare

-

macchina_400Stavo preparando la cena che avrebbe concluso quella giornata non proprio bella anche se non era successo niente di grave, anzi non era successo proprio niente (peggio perchè non puoi prendertela con niente e nessuno), quando vengo interrotta da mio figlio vestito, equipaggiato e addirittura in ritardo per la partita a calcetto, motivo per cui mi chiede d’accompagnarlo.
Sbuffando e seccata come ogni volta in cui devo lasciare qualcosa a metà, gli dico (altro…)

0

Dialogo con la mia coscienza N°23

-

(Coscienza) – Ehi, cos’è quel ghigno di soddisfazione? –
( Io ) – Una volta tanto, sono orgogliosa di me: avevo promesso a mia figlia che avrei seguito con lei il concerto degli One Direction in televisione ed ho mantenuto alla grande la promessa. –
(Coscienza) – Dai, raccontami… –
( Io ) – Abbiamo comprato le patatine, cenato in anticipo, allontanato i detrattori/disturbatori, pigiamone colore Peppa Pig, vicine vicine sullo stesso divano e all’ora X ho cominciato ad accodarmi senza dignità all’entusiasmo incontrollato e ai generosi commenti di mia figlia che, ad un certo punto, mi ha detto : “Mamma, sei diventata una Directioner!”. Mi mancavano i brufoli e l’abbiocco era in agguato, per il resto ero la stessa ragazzina che urlava durante l’esibizione dei Duran Duran nel Sanremo dell’85. –
(Coscienza) – Devo dire che puoi essere fiera di te stessa. –
( Io ) – Ma oggi il titolo di madre perfetta sarà messo ancora alla prova. –
(Coscienza) – Replica in tv? –
( Io ) – No, pagella a scuola. –
(Coscienza) – Dai, vedrai che andrà bene… –
( Io ) – Lo spero. –
(Coscienza) – Se non dovessimo sentirci, ti auguro di trascorre bene le Feste… –
( Io ) – No no. Ci sentiremo, eccome!
(Coscienza) – Perchè? –
( Io ) – Per Natale ho intenzione di mangiare come se non ci fosse un domani. Sai come si dice: ♪ ♫ ♪ A Natale puoi fare quello che non puoi fare mai ♪ ♫ ♪ –
(Coscienza) – E si dice pure “Anno nuovo, vita nuova”. Non girovita, vita. –

0

Quei giorni senza festa

-

I giorni non festivi nel periodo natalizio sanno di panettoni con canditi e uvetta aperti e appena assaggiati, avanzi in frigo di cenoni scaldati e proposti fino ad esaurimento, scatole di cioccolatini vuote, carta da regalo strappata e stropicciata, di bottoni che chiudono ormai forzatamente e fino alla sera del 31, biglietti di auguri vicino alle carte da gioco messe lì a portata di mano e bambini già stufi di quegli ingombranti e costosi giocattoli regalati da delusi genitori, di indecisioni e discussioni sul menù di Capodanno trattato come il piano per invadere la Polonia mentre si ritorna svogliati ed appesantiti al lavoro e allo studio.
I giorni non festivi nel periodo natalizio sono più tristi di Brunetta quando deve mettere il puntale all’albero.

0

Silenzio, si va in onta!

-

finzioneGuardo distrattamente i programmi nel primo pomeriggio della Rai che hanno per protagonisti la cosiddetta “gente comune”, che tanto comune non mi pare a meno che (altro…)

0

-

“Non puoi dire no, sarà una serata indimenticabile!”
Quest’espressione che segue un invito a rischio rifiuto, io non l’ho mai capita. Come si può prevedere che una serata sarà indimenticabile? Per essere indimenticabile, deve essere perfetta e per essere perfetta, è necessaria la concomitanza di una serie di eventi che sfuggono all’umano arbitrio perchè appartengono al Caso col maiuscolo voluto. I momenti perfetti di una serata perfetta con incontri perfetti, non si costruiscono attraverso un giro di telefonate ed attese di conferma al grido di “più siamo meglio stiamo. Accadono e basta. Non mi piace la mondanità. Non mi piace adesso e non mi è mai piaciuta. Ricordo la sera e addirittura l’ora in cui l’ho deciso: luglio 1989 alle ore 0:35. Ero in una discoteca di Taormina e non mi divertivo, la stagione era quella giusta, gli amici quelli di sempre ed io continuavo a pensare che mi stavo perdendo l’incontro tra Ivan Lendl e Boris Becker al Torneo di Wimbledon e non mi divertivo. Smisi di fare qualunque movimento convulso che per comodità chiamerò ballare, andai a sedermi ed aspettai che tutti si stancassero per tornare a casa. E’ stata una serata indimenticabile per motivi diversi da quelli previsti: non sarei mai più andata in discoteca e sarei stata più selettiva nelle mie scelte. A quell’età è più facile declinare rosa in latino che un invito, ma il tempo mi ha dato ragione perchè le serate più belle sono state quelle capitate per Caso e solo quando non posso rifiutare, mi arrendo ed esco. Con le mani alzate.

0

nostalgicaMENTE

-

La mia generazione (40 anni e dintorni) rappresenta l’anello di congiunzione tra il passato remoto e il futuro anteriore.L’epoca, la mia, in cui (altro…)

0

Dialogo con la mia coscienza N°12

-

(Coscienza) – A cosa pensi? –
( Io ) – Di avere un brutto carattere –
(Coscienza) – Perchè? –
( Io ) – Sono arrogante, possessiva, lunatica,gelosa, molto permalosa…Devo
continuare?
(Coscienza) – Non ce n’è bisogno, ma il fatto che tu sia consapevole e dispiaciuta è
un buon modo per cominciare a cambiare. Non credi? –
( Io ) – Non lo so, a volte temo di diventare come quegli anziani sempre affacciati alla
finestra, aspettando che qualcuno parcheggi male per chiamare i vigili. –
(Coscienza) – Dai non esagerare…E’ vero, non hai un carattere docile, ma non sei
così cattiva. –
( Io ) – Ah, sì? Trovi bello che deve essere sempre mia l’ ultima parola? Te lo dico io:
non lo è! –
(Coscienza) – Già –
( Io ) – Già –
(Coscienza) – Già –
( Io ) – Già –
(Coscienza) – Già –
( Io ) – Già –
(Coscienza) – MILENA! –
( Io ) – Va bene, va bene. Scusa.

0

Dialogo con la mia coscienza N°3

-

(Coscienza) – A cosa stai pensando?-

( Io) – Sai, domani ci saranno le primarie e vorrei fare la scelta giusta –

(Coscienza) – Vota secondo coscien….Ehm…Parlami dei candidati –

( Io ) – C’è Cuperlo che forse rappresenta un po’ il vecchio sistema, troppo da radical chic. E poi mi ricorda tanto il Visconte Cobram di Fantozzi.
L’ altro è Renzi comunicativo come i venditori porta a porta del Folletto.
Quando lo sento parlare, mi viene in mente quell’amico che ti incontra dopo vent’anni e ti propone di metterti in società con lui perchè ha un affare da un sacco di soldi -.

(Coscienza) – Vai avanti –

( Io ) – Il terzo è Civati con la sua faccia da bravo ragazzo che crede davvero in quello che fa e con passione. Uno dei pochi a farti credere che in politica ci possa essere qualcuno che sia onesto -.

(Coscienza) – Che strano sentire “politica” ed “onesto” nella stessa frase.
Comunque, mi pare che tu abbia deciso…-

( Io ) – Già….Grazie, ciao -.
(Coscienza) – Ciao e guarda che neanche a me piace quello del Folletto. Però…