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Il Paese dei b-allocchi

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In queste elezioni è aumentata l’astensione di chi ha confuso la possibilità di esercitare un diritto con la convinzione di protestare mancando di adempiere ad un dovere, il resto dei votanti si è mostrato cieco ad ogni nuova alternativa guardata sempre con sospetto, sordo ormai alle urla dello sconfitto leader di quel movimento dal malaugurante slogan in campagna elettorale Vinciamonoi passato in poche ore a Vinciamopoi(e lasciare così che sia Crozza l’unico comico genovese credibile quando si parla di politica), decretando la vittoria di chi copre una carica istituzionale senza che gli italiani lo volessero e che non ha esitato a discutere di riforme con un pregiudicato, incantando con 80 euro lasciati sul comodino il popolo dalle calze a rete che nella rete ci è invece caduto e che non tarderà a lamentarsi al bar di un Paese che non cambia mai e della corruzione di cui è ignaro complice, quando dovrebbe pensare a trovare una buona scusa da dire ai propri figli per il disastro lasciato in eredità a quella generazione che non ha mai contato le lire e in futuro conterà pochi euro.
Unico dato positivo: Berlusconi non ha potuto votare.

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Mi chiamo Jan e vengo da lontano

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art2(english: “My name is Jan, and I come from far away”)

E all’improvviso arriva lui ad interrompere la passeggiata per smaltire l’abbondante cena, ci viene incontro e sembra un personaggio francese preso in prestito da un vecchio film di Truffaut (altro…)

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Esami di stato ansioso

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exameQualcuno ha detto che basta canticchiare a voce alta il motivo che ti ronza in testa per farlo uscire e di solito è un metodo infallibile che stavolta (altro…)

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Dialogo con la mia coscienza N°17

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(Coscienza) – A cosa stai pensando? –
( Io ) – Perchè non riesco a dire di no a nessuno? –
(Coscienza) – Spiegati meglio. –
( Io ) – Non riesco a dire di no a favori che contrastano con i miei impegni, noiosi inviti a cena, alle richieste dei miei figli compresa l’annuale candidatura a rappresentante di classe di entrambi, alle infinite conversazioni sul pianerottolo con la logorroica vicina che “Ah, signora mia, non mi dica, l’altro giorno bla…bla…bla…e poi bla…bla…” noncurante del telefono che squilla da un’eternità ed io sono già in ritardo per il pranzo. Mi lascio continuamente intrappolare. –
(Coscienza) – Questo è dovuto all’amigdala dove è registrato l’archivio emotivo, memore di un amore infantile subordinato a un gesto o a un’azione che da adulti portano a costruire l’autostima sull’altrui approvazione rinunciando ai propri desideri, con l’inevitabile conseguenza a non saper mai dire di no.
Hai capito? –
( Io ) – No! –
(Coscienza) Ok, sei guarita. –

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Debutti da buttare

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muroStamattina ascoltavo Vaime in radio raccontare del suo rinviato e mai fatto provino (causa maltempo) per un’importante squadra di calcio ed ho ripensato ai miei debutti, ai miei due debutti entrambi deludenti ed ambientati nelle recite di fine anno scolastico.
Nel primo, frequentavo la quarta elementare, ero (altro…)

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Certezze

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Il passaggio di un arrotino, di una vecchia 500 o (altro…)

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Il viaggio

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In tasca il biglietto della ferrovia acquistato in fretta e un altro da me scritto a chi non l’avrebbe mai letto.
Accanto a me si siede un distinto signore con la giacca profumata di lavanderia piegata sul braccio, appoggia sulle gambe il portadocumenti consumato negli angoli ed apre un quotidiano dalle pagine ancora perfette, la ragazza di fronte distoglie per un attimo lo sguardo verso il paesaggio ancora immobile, fatto di binari e vagoni, per controllare il suo cellulare posandolo con aria delusa mentre la castigata scollatura della camicia fa da icona a quel ciondolo con la lettera “S”, dando tregua alla mia mente distratta ora dalle molteplici ipotesi del nome. La coda nel corridoio aumenta insieme al tono delle voci di chi si affretta ad occupare ormai i pochi posti liberi, il mio vicino di posto a malincuore alza gli occhi da quella barriera di titoli e parole sentendo la voce dell’altoparlante che annuncia un ritardo e manifesta il suo fastidio con un profondo sospiro, il personale comincia a chiudere energicamente le porte del treno esortando a salire i fortunati ritardatari.
Ad un tratto un ticchettio di dita sul mio finestrino prima di quel viaggio che non avrei più fatto.

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estatEND

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5031127116_ee9822f45a_zthePer quanto possiamo negare l’evidenza, ostinarci a fare finta di niente, appellarci alla convenzione dei diritti umani, i segnali ci sono tutti: l’estate è finita!
Ricominciano i lunedì a parlare di calcio, riprendono le raccolte a fascicoli in edicola, (altro…)

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Domenica bestiale

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3076576897_c73153e01cfatSe io avessi potuto scegliere dove far atterrare la mia cicogna, sarebbe stato esattamente dove sono nata e vivo: un paesino fiancheggiato da colline ed affacciato sul mare, di ca. 4mila anime , col sindaco che (altro…)

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il tempo non è un gambero

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47267_147578815276029_4237036_nclessidraSo bene essere contro ogni logica, ma sembra che per i miei figli il tempo scorra più velocemente di come abbia fatto con me.
Se chiudo gli occhi per un attimo, mi rivedo (altro…)