In queste elezioni è aumentata l’astensione di chi ha confuso la possibilità di esercitare un diritto con la convinzione di protestare mancando di adempiere ad un dovere, il resto dei votanti si è mostrato cieco ad ogni nuova alternativa guardata sempre con sospetto, sordo ormai alle urla dello sconfitto leader di quel movimento dal malaugurante slogan in campagna elettorale Vinciamonoi passato in poche ore a Vinciamopoi(e lasciare così che sia Crozza l’unico comico genovese credibile quando si parla di politica), decretando la vittoria di chi copre una carica istituzionale senza che gli italiani lo volessero e che non ha esitato a discutere di riforme con un pregiudicato, incantando con 80 euro lasciati sul comodino il popolo dalle calze a rete che nella rete ci è invece caduto e che non tarderà a lamentarsi al bar di un Paese che non cambia mai e della corruzione di cui è ignaro complice, quando dovrebbe pensare a trovare una buona scusa da dire ai propri figli per il disastro lasciato in eredità a quella generazione che non ha mai contato le lire e in futuro conterà pochi euro.
Unico dato positivo: Berlusconi non ha potuto votare.