motorinC’è chi saluta con garbo ed educazione, chi continua a sorridere anche dopo essersi allontanato, chi augura il buongiorno anche se non ti conosce, chi usa l’odioso e distaccato “salve” e quelli che non salutano, non hanno salutato e mai lo faranno anche se con loro condividi ufficio postale, banca, medico curante, veterinario, quartiere e riunioni di condominio. Costoro si palesano nelle due varianti: 1) sguardo fisso nel vuoto o comunque lontano dalla tua traiettoria e temi uno stato temporaneo di cecità, 2)occhiata fulminante come dire “io non dimentico”e tu vai a ritroso nel tempo, ma non ricordi neanche di averlo scavalcata in fila alla cassa del supermercato. Allora, perchè? Fa parte di un esperimento per qualche università gemellata con la scuola Radio Elettra? Ad ogni persona ignorata avrà dei punti per aggiudicarsi il raccoglibriciole da tavolo? Sta registrando per Real Time una puntata di “Malattie misteriose”? Evita di alzare la mano per nascondere ideologie fasciste? E’ rimasto traumatizzato da una caduta in gioventù col motorino “Ciao” o perchè ascoltava il 45 giri “Gioca Jouer” di Cecchetto” e la puntina saltava sempre su – Salutare! Salutare!-?
Comunque, è una scelta, io la rispetto e, dopo questo sfogo, a loro non avrei più nulla da dire, ma qualcosa da dare: il numero di uno bravo.