daySan Valentino non mi piace festeggiarlo perchè San Valentino deve essere tutti i giorni….
Lo so, sono poco originale. Ma lo sono forse le migliaia vittime di Cupido sedute la stessa sera, più o meno alla medesima ora al tavolo di una pizzeria? Non credo. Già sono così tante le regole e convenzioni da rispettare che preferisco prendermi il lusso di oppormi a quella che stabilisce il giorno esatto in cui DEVO ricordarmi di essere innamorata, magari sentendomi chiedere con l’entusiasmo di dove siano le chiavi della macchina, in che giorno cade e dove vorrei andare a festeggiare, poi mettermi in tiro ed andare ad aumentare il numero di coppie in uno di quei locali col menù fisso a prezzo speciale dalla lunga lista di ammiccanti piatti afrodisiaci e alla fine parlare di lavoro, figli e questioni condominiali con un occhio all’orologio e l’altro alla porta della cucina da dove tarda ad uscire il cameriere che dovrebbe servire la cena, sperando che l’indiano finisca le rose prima che arrivi da noi ed evitare di sentirsi fare l’imbarazzante domanda: “La vuoi la rosa?”
Che poesia!
Le regole sono fatte per chi non sa improvvisare, non è capace di rompere gli schemi arrivando a casa in un 30 gennaio o 15 marzo infrasettimanale proponendo di mollare tutto e cenare fuori (e senza prenotazione!) mentre porge quel fiore che nascondeva un po’il suo viso ora soddisfatto vedendo quell’espressione sorpresa e felice.
E si festeggerà quando ogni gadget infiocchettato e fino all’ultimo cuore di peluche pieno di “Baci” sarà sparito dalle vetrine di gioiellerie, pasticcerie e dagli scaffali dei supermercati. E lo sapremo solo noi.
Che faccio allora io a San Valentino?
Faccio finta di niente.