urlTelevisione: quella di oggi è come quando un ospite sgradito, indesiderato, indiscreto arrivato e piazzatosi in casa, senza curarsi dell’ora e del momento, intrattenendosi con pettegolezzi che poco o nulla ti interessano, sproloquiando su argomenti volgari, crudeli e di cattivo gusto. La televisione del passato si poteva personificare in una zia buona che accompagnava il suo annunciato arrivo con il regalo giusto per ogni membro della famiglia.
Ricordo ancora bene dove, come e quando la guardavamo, da quell’unico apparecchio presente in casa, spesso nel salotto,su un mobile a tre piedi con l’enorme alimentatore, il centrino su cui era poggiato il souvenir del viaggio di nozze e sollevato solo nel pomeriggio quando cominciava la programmazione dei pochi canali disponibili che iniziava con la tv dei ragazzi, seguivano i telefilm e, per finire, il programma che chiudeva la serata seguito dall’immagine del logo della RAI che scendeva annunciando la fine della giornata, non solo televisiva…
La settimana era scandita dalla essenziale, ma divertente o utile agenda televisiva: il giallo la domenica sera, lunedì il film, quiz il giovedì, tutti a vedere Portobello di venerdì, il sabato era del varietà con le sue infinite luci, l’orchestra e i grandi balletti lontani dagli odierni stacchetti eseguiti da improvvisate ballerine e la vita dei protagonisti cominciava e finiva sullo schermo.
Oggi il numero dei canali disponibile è a tre cifre, ma l’offerta televisiva è inversamente proporzionale alla sua qualità: tragedie personali, delitti passionali, omicidi familiari (con una corsia preferenziale per i casi irrisolti) trattati e sviscerati nella fascia oraria dedicata un tempo ai bambini, l’ubiquità a tutte le ore dei politici che amano scaldare le poltrone del Parlamento e degli studi televisivi e la morbosità voyeuristica del pubblico ha affollato i palinsesti di reality d’ogni tipo, rinnegando la normalità e urlando ai fenomeni da baraccone: i talentuosi cantanti, i grandi obesi impegnati a perdere peso e dignità, la donna cannone, i nani da circo, seni rifatti, bocche rifatte, nasi rifatti, ma è tutto da rifare…..
Ridatemi Zorro, Gian Burrasca, Il signor Bonaventura, Orzowei, Happy Days, Discoring, Pinocchio di Comencini, Giochi senza Frontiere, le sorelle Bandiera, Fantastico, il ripasso geografico dell’Intervallo, la cena quasi pronta con l’almanacco del giorno dopo, Carosello con Calimero, Carmensita del caffè Paulista , Susanna tutta panna,Mariarosa del lievito Bertolini, le caramelle Sperlari che “non si incartano mai”…..
Mi manca addirittura Belfagor….