(Coscienza) – Toc toc. Ehi, come sei assorta.-
( Io ) – Stavo riflettendo sulle cose impossibili, irrealizzabili… –
(Coscienza) – Cioè? Fammi qualche esempio. –
( Io ) – Non scriverò mai una canzone da cantare ai falò, pronunciare una frase degna di citazione, dormire in un attico a New York,
salire su una navicella spaziale, vedere De Filippo recitare sul palco di un teatro, avere una segretaria a cui dire “Disdica tutti gli
appuntamenti della settimana: mi prendo una vacanza”,  nel mio studio con le pareti in radica, perimetrato da piante esotiche,
mobili d’antiquariato e le mie gambe sotto un enorme tavolo di cristallo  E poi dare un consiglio su come vestirsi che mia
figlia per una volta, una sola volta possa seguire.
(Coscienza) – Non ti ascolta mai. Vero? –
( Io ) – No, mai! –
(Coscienza) – E tu non te lo spieghi. Vero anche questo? –
( Io ) – Sbaglio o hai un tono sarcastico? –
(Coscienza) – Beh, vedendo la foto del tuo profilo, qualche risposta io l’ho già trovata. –
( Io ) – Perchè, cosa c’è che non va? –
(Coscienza) – Quella blusa maculata è un ibrido tra il richiamo della giungla e tanta voglia di Bucarest. –
( Io ) – Forse non hai tutti i torti. Sono triste come un blog di cucina salutare. –
(Coscienza) – A proposito di salutare…Ciao. E cambia la foto! –