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Dialogo con la mia coscienza N°18

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(Coscienza) – Ehi, che c’è? –
( Io ) – Niente, non so…forse dovrei volermi più bene e pensare di più a me stessa. –
(Coscienza) – Ti occupi sempre degli altri senza capire che il tuo benessere lo trasmetti anche a chi ti sta vicino. –
( Io ) – Bla…Bla…Bla…Belle parole, per carità, ma non è così semplice. –
(Coscienza) – Adesso ne sei consapevole e lo vuoi davvero. Non ci sono “ma”. Fallo e basta! –
( Io ) – Ti pare facile…
(Coscienza) – Lo è! Esci, leggi, scrivi e mangia sano perchè tutto parte da lì: “Mens sana in corpore sano”. –
( Io ) – Ma io scrivo sciocchezze… –
(Coscienza) – Ne scriverai di più! –
( Io ) – E poi ho già il mio motto per quando mi siedo a tavola. –
(Coscienza) – Ah sì? E qual è?
( Io ) – “Tanto… ora mi iscrivo in palestra”. –
(Coscienza) – Mi arrendo. –
( Io ) – Lo sai che ti immagino con la voce di Nando Gazzolo? –
(Coscienza) – DEVI USCIRE!!! –

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Dialogo con la mia coscienza N°17

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(Coscienza) – A cosa stai pensando? –
( Io ) – Perchè non riesco a dire di no a nessuno? –
(Coscienza) – Spiegati meglio. –
( Io ) – Non riesco a dire di no a favori che contrastano con i miei impegni, noiosi inviti a cena, alle richieste dei miei figli compresa l’annuale candidatura a rappresentante di classe di entrambi, alle infinite conversazioni sul pianerottolo con la logorroica vicina che “Ah, signora mia, non mi dica, l’altro giorno bla…bla…bla…e poi bla…bla…” noncurante del telefono che squilla da un’eternità ed io sono già in ritardo per il pranzo. Mi lascio continuamente intrappolare. –
(Coscienza) – Questo è dovuto all’amigdala dove è registrato l’archivio emotivo, memore di un amore infantile subordinato a un gesto o a un’azione che da adulti portano a costruire l’autostima sull’altrui approvazione rinunciando ai propri desideri, con l’inevitabile conseguenza a non saper mai dire di no.
Hai capito? –
( Io ) – No! –
(Coscienza) Ok, sei guarita. –

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Dialogo con la mia coscienza N°16

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( Io ) – BUH! –
(Coscienza) – Ehi, che c’è? –
( Io ) – Niente, volevo solo vedere se eri attenta… –
(Coscienza) – Ormai sono qua. Dimmi. –
( Io ) – Beh, niente di che…Ieri sera ero rilassata sul divano col mio bucolico pigiama rosa a fiorellini azzurri, le ciabatte da casa e gli occhiali che metto a fine giornata dopo aver tolto le lentine, gli chiedo se era buono il pollo mangiato a cena e vedo solo dopo che in tv sfilano bellissime modelle. L’istantanea del disagio. Sono sicura che se Leopardi avesse visto Silvia così conciata, non se ne sarebbe mai innamorato e se ne sarebbe guardato bene dal dedicarle poesie. E forse sarebbe stato un uomo felice.
(Coscienza) – Come ti sei sentita? –
( Io ) – Inadeguata e brutta. –
(Coscienza) – Dai, non eri inadeguata… –

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Dialogo con la mia coscienza N°15

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(Coscienza) – Cosa c’è? –
( Io ) – Ieri sera guardavo la tv sul divano con mia figlia che mi mostrava articoli e foto degli One Direction mentre io cedevo alla mia stanchezza fino ad addormentarmi mentre lei continuava a dirmi “Ma non ti interessa quello che ti dico? Ti sto annoiando?”
E oggi dovrei affittare il Lazio e buona parte dell’ Abruzzo per metterci tutti i miei sensi di colpa…-
(Coscienza) – Però stamattina le hai fatto trovare il cornetto a colazione e hai chiarito che eri sfinita, riprendendo il discorso da dove l’avevate interrotto. Dunque, La Valle d’Aosta può bastare per i tuoi sensi di colpa.
( Io ) – Non fare la spiritosa!
(Coscienza) – No,non esistono uomini fedeli, solo uomini pigri. –
( Io ) – E questo che c’entra? –
(Coscienza) – Te lo chiedevi prima e non vorrei che domani mi chiamassi per questo. –
( Io ) – E perchè no? –
(Coscienza) – Negli ultimi tempi mi hai fatto lavorare molto e vorrei la giornata libera… –
( Io ) – No, non posso. –
(Coscienza) – Perchè? –
( Io ) – Domani mi peso. –

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Dialogo con la mia coscienza N°14

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(Coscienza) – A che pensi? –
( Io) – Ho accompagnato mio figlio a scuola ed è successo qualcosa di strano. –
(Coscienza) – Ah, dimmi… –
( Io ) – Nello spazio di pochi secondi ho visto passare una 500 gialla, una 126 blu,
ed una 128 verde. –
(Coscienza) – Sì, in effetti è una cosa insolita . –
( Io ) – Sai, per un attimo ho pensato di essere stata catapultata con la mia
macchina nel 1978…Poi ho visto una ragazza con lo smartphone e la Fiat
Stilo dei carabinieri capofila di una lunga coda perchè nessuno osava
sorpassarla e fu subito 2014…Delusione!
Tu c’eri già nel 1978?
(Coscienza) – Certo, ma non mi facevo ancora sentire. –
( Io ) – E che facevi? –
(Coscienza) – Ti osservavo. –
( Io) – Chissà cosa pensavi… –
(Coscienza) – Che avrei avuto molto da lavorare. –

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Dialogo con la mia coscienza N°13

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Coscienza) – A che pensi? –
( Io ) – Di avere una fervida immaginazione. –
(Coscienza) – Perchè? –
( Io ) – Sai, quando metto i guanti per lavare i piatti, penso di essere un chirurgo che si appresta ad un importante intervento, mentre mi trucco, fantastico di essere nel camerino di un teatro gremito di gente in attesa della mia uscita, se esco di fretta con la macchina, immagino di dover andare ad una riunione con importanti uomini d’affari che aspettano solo me per cominciare….Forte, vero? –
(Coscienza) – Direi inquietante… –
( Io ) – Ad esempio, in questo momento tu sei Freud ed io una sua paziente…
(Coscienza) – Parlando sempre di questo preciso momento, cosa pensi che sia
quello davanti a te? –
( Io ) – Un lettino per massaggi per un lungo trattamento rilassante in un’esclusiva
beauty farm –
(Coscienza) – E invece? –
( Io ) – E’ l’asse da stiro con una montagna di panni da stirare. –
(Coscienza) – Beh, credo allora sia meglio non perdere altro tempo. –
( Io ) – Ok, ciao. –
(Coscienza) – Vai, vai..-