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Dialogo con la mia coscienza N°17

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(Coscienza) – A cosa stai pensando? –
( Io ) – Perchè non riesco a dire di no a nessuno? –
(Coscienza) – Spiegati meglio. –
( Io ) – Non riesco a dire di no a favori che contrastano con i miei impegni, noiosi inviti a cena, alle richieste dei miei figli compresa l’annuale candidatura a rappresentante di classe di entrambi, alle infinite conversazioni sul pianerottolo con la logorroica vicina che “Ah, signora mia, non mi dica, l’altro giorno bla…bla…bla…e poi bla…bla…” noncurante del telefono che squilla da un’eternità ed io sono già in ritardo per il pranzo. Mi lascio continuamente intrappolare. –
(Coscienza) – Questo è dovuto all’amigdala dove è registrato l’archivio emotivo, memore di un amore infantile subordinato a un gesto o a un’azione che da adulti portano a costruire l’autostima sull’altrui approvazione rinunciando ai propri desideri, con l’inevitabile conseguenza a non saper mai dire di no.
Hai capito? –
( Io ) – No! –
(Coscienza) Ok, sei guarita. –

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Cronaca di una sconfitta annunciata

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fuoriPensavo di non guardare la partita quel pomeriggio che mi avrebbe visto fare shopping con mia figlia per una precedente promessa fatta senza tenere in considerazione il calendario di questo Mondiale, ma (altro…)

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Sdegno Mondiale

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mondialiNon essere infermiera, metronotte, panettiere, farmacista o medico di guardia, pompiere o pr di discoteca è l’unico motivo per cui, all’ora della partita, ero stretta stretta nelle braccia di Morfeo, per il resto (altro…)

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Dialogo con la mia coscienza N°16

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( Io ) – BUH! –
(Coscienza) – Ehi, che c’è? –
( Io ) – Niente, volevo solo vedere se eri attenta… –
(Coscienza) – Ormai sono qua. Dimmi. –
( Io ) – Beh, niente di che…Ieri sera ero rilassata sul divano col mio bucolico pigiama rosa a fiorellini azzurri, le ciabatte da casa e gli occhiali che metto a fine giornata dopo aver tolto le lentine, gli chiedo se era buono il pollo mangiato a cena e vedo solo dopo che in tv sfilano bellissime modelle. L’istantanea del disagio. Sono sicura che se Leopardi avesse visto Silvia così conciata, non se ne sarebbe mai innamorato e se ne sarebbe guardato bene dal dedicarle poesie. E forse sarebbe stato un uomo felice.
(Coscienza) – Come ti sei sentita? –
( Io ) – Inadeguata e brutta. –
(Coscienza) – Dai, non eri inadeguata… –

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Dialogo con la mia coscienza N°15

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(Coscienza) – Cosa c’è? –
( Io ) – Ieri sera guardavo la tv sul divano con mia figlia che mi mostrava articoli e foto degli One Direction mentre io cedevo alla mia stanchezza fino ad addormentarmi mentre lei continuava a dirmi “Ma non ti interessa quello che ti dico? Ti sto annoiando?”
E oggi dovrei affittare il Lazio e buona parte dell’ Abruzzo per metterci tutti i miei sensi di colpa…-
(Coscienza) – Però stamattina le hai fatto trovare il cornetto a colazione e hai chiarito che eri sfinita, riprendendo il discorso da dove l’avevate interrotto. Dunque, La Valle d’Aosta può bastare per i tuoi sensi di colpa.
( Io ) – Non fare la spiritosa!
(Coscienza) – No,non esistono uomini fedeli, solo uomini pigri. –
( Io ) – E questo che c’entra? –
(Coscienza) – Te lo chiedevi prima e non vorrei che domani mi chiamassi per questo. –
( Io ) – E perchè no? –
(Coscienza) – Negli ultimi tempi mi hai fatto lavorare molto e vorrei la giornata libera… –
( Io ) – No, non posso. –
(Coscienza) – Perchè? –
( Io ) – Domani mi peso. –