finzioneGuardo distrattamente i programmi nel primo pomeriggio della Rai che hanno per protagonisti la cosiddetta “gente comune”, che tanto comune non mi pare a meno che posti di lavoro, condomini e case di privati cittadini non siano diventati degli enormi e continui set televisivi per sit-com dai toni tragicomici. In “Verdetto finale” la madre porta la figlia in tribunale perchè non annaffia le piante, il marito cita la moglie perchè scuoce il riso e poi un numero infinito di puntate sul difficile o inesistente rapporto suocera/nuora:  il classico dei classici. Dalla Balivo invece assistiamo alla passerella di sciatte e tristi donne dall’aria delle sfigate, bocciate pure all’asilo, che si mettono nelle mani di chi le farà uscire per il finalone peggiorate o al massimo diverse, tra gli applausi del pubblico che batterebbe le mani pure se vedesse in scena una scimmia in tutù sul monociclo.
Tutte queste persone hanno in comune l’assoluta ed inspiegabile disinvoltura davanti le telecamere a litigare, riappacificare, raccontare sogni repressi o farsi fare una messa in piega e mi riesce difficile credere alla loro autenticità pensando alle mortali minacce rivolte al familiare o l’amico con la telecamera sempre in mano ( tutti abbiamo un familiare o un amico con la telecamera sempre in mano) nel caso in cui diffondesse il video con la nostra presenza per cinque secondi, di spalle e in mezzo a millemila persone oppure all’imbarazzo nei matrimoni quando si avvicina il fotografo al nostro tavolo chiedendoci di fare finta di niente e continuare a parlare o mangiare puntandoci il faro antievasione di Guantanamo mentre noi posiamo la forchetta nel piatto cercando di inghiottire quell’ultimo boccone e guardando i nostri commensali muovendo solo gli occhi.
E forse anche la mancanza di credibilità di questi programmi con interpreti poco abili di storie costruite per il pubblico pigro e senza pretese del dopopranzo e dunque l’assenza di concorrenza spiega il successo nelle reti private e alla stessa ora della De Filippi, anzi spiega, ma non giustifica perchè sia chiaro che a me non piacciono…
Vabbè, dimenticate gli ultimi righi.