oraHo dormito un’ora in più.
Non me ne sono accorta, ma ci credo.
E poi a cosa può mai servire avere a disposizione 60 minuti di domenica? La puntualità appartiene agli impegni degli altri giorni e questo tempo a disposizione oggi mi è utile per osservare gli altri approfittare dell’opportunità sotto le coperte ed assaporare l’onnipotenza nel gesto quasi divino di portare indietro il tempo, pensare che due mesi fa ero in spiaggia e tra due mesi esatti sarà Natale oppure per rispondere all’insopportabile domanda “Dell’orario vecchio o di quello nuovo?”. Entro nelle stanze illuminate con largo anticipo per spostare le lancette di orologi e sveglie che solo oggi mi accorgo essere in un numero maggiore del necessario e ad un’altezza esagerata che a volte necessita addirittura della scala, e da subito mi accorgo che l’operazione esige immeritato impegno e doverosa cura mentre sincronizzo ogni meccanismo fino al secondo che sarà indispensabile già da domani quando l’odierna lentezza sarà solo un nostalgico ricordo. L’unica certezza senza margine d’errore mi viene data dal Televideo, nel suo ormai unico ruolo di ora esatta ed un triste destino condiviso con il videoregistratore perchè entrambi degni della mia attenzione solo due volte l’anno. Il cambio l’ho fatto manualmente e non ho neanche provato a vedere se funziona anche per ridargli la dignità degli anni in cui era fondamentale per distrarre mio figlio dalla minestra che stava mangiando o non far perdere a mia figlia i cartoni animati trasmessi in orario scolastico. Chissà come facevano a piacerle Winks e derivati vari, così diversi dai cartoni romantici simil fiabeschi che guardavo alla sua età quando pensavo che una ragazzina come Candy Candy potesse conquistare i rampolli più belli a dispetto di quei codini cotonati, resistenti alle mode e allo scirocco o che bastasse togliersi l’uniforme, legarsi i capelli e indossare un vestito a sirena per conquistare attenzione e cuori della reggia di Versailles senza l’aiuto di Enzo Miccio e Clio Make Up.
Pensando di avere tempo, forse ne ho perso troppo. E’ talmente tardi che l’ora è diventata sfacciatamente solare ed è pure mezzogiorno.
(Voce fuori campo) – Dell’orario vecchio o di quello nuovo? –