rebelE alla fine è apparsa la Madonna.
Non certo in una sperduta chiesa di campagna e nemmeno lacrimava, però brillava di luce divina ed i fedeli erano in estasi, peccato (!) che il tutto sia stato poi ridimensionato dall’immagine di un barman che serve del buon vino ad un diffidente pappagallo appollaiato sul trespolo e travestito da Crudelia De Mon. L’atmosfera religiosa è stata comunque mantenuta da Fazio nell’inedita veste di prete da oratorio che intervista in esclusiva la pecorella smarrita, ma sempre con quel finto disagio di trovarsi nel posto sbagliato su cui ha costruito una carriera e fallendo nel tentativo di buttarla in caciara con tarallucci e vino mentre veniva zittito da chi non ha niente da imparare in fatto di marketing e usava “rebel heart” come continuo intercalare o raccontava la sua ammirazione per il coraggio di Frida Kahlo nel mostrarsi così com’era, con baffi e monociglio. Poco importa se lo abbia fatto seduta sul bracciolo della poltrona per non sembrare troppo bassa e se ogni centimetro di pelle indicava l’uscita alle sue spalle.
Carattere discutibile, insopportabile divismo e presunto cinismo che ha fatto applaudire mezzo pianeta durante la sua caduta ai Brit Awards, ma se da più di trent’anni continuiamo a sentire la sua musica e meravigliarci della sua capacità camaleontica, vuol dire che ha ragione lei.