geovaLa scena è sempre la stessa: suonano con insistenza al citofono come se avessero dimenticato le chiavi della macchina, danno una rapida occhiata alla persona che si palesa al loro cospetto per l’inserimento nella banca dati alla voce “ecco il pollo!” o “mission impossible”, sguardo di nuovo alla cartelletta tra le mani e cominciano la commedia. Con la targhetta dell’Enel sul petto come una medaglia al valore, il vestito della cresima del cugino o da testimone di Geova pentito, lo sguardo diretto ed il tono sicuro di chi ha imparato bene il copione durante il corsi di formazione – requisiti che fanno venire il dubbio se si tratta di potenziali truffatori o attivisti del Movimento 5 Stelle -, mitragliano di domande su residenza, intestatario della bolletta e fatture precedenti di cui non sembrano interessati alla risposta se non portano all’obiettivo finale:la firma! Nel caso in cui blocchi il loro monologo perchè non sei interessato alla “frode contro il patrimonio per procurarsi un ingiusto profitto” e che per comodità chiameremo “offerta”, guardano il loro interlocutore con espressione allarmata e stupita per la sciagurata scelta, ma senza staccare subito la penna dal foglio. Non si sa mai…
In meno di una settimana ho avuto il piacere di ricevere per ben tre volte la visita di questi deliziosi giovani e se il bisogno di ricorrere a questi espedienti è l’unità di misura della crisi,credo che siamo proprio alla frutta, anzi alla mancia data al parcheggiatore abusivo fuori dal ristorante.
Ora le possibilità sono tre: 1) lorsignori non hanno il segnale del digitale terrestre e ignorano l’esistenza di programmi televisivi che denunciano continuamente queste truffe, 2) credono che siano le potenziali vittime a non avere il segnale del digitale terrestre, 3) pensano che quando distribuivano il buon senso, buona parte dell’umanità era in fila per diventare donatrice sana di cervello.
Comunque basta fare attenzione e non abbassare mai la guardia perchè viviamo tempi difficili ed io so che questi ragazzi in fondo sono bravi. Me l’ha detto Don Rodrigo…