LETTOE quel momento, al mattino, in cui non ho ancora del tutto abbandonato gli scenari onirici e   le paradossali vicende notturne che il mio inconscio si diverte a farmi vivere, mentre pian piano comincio a identificarmi ( chi sono, cosa faccio ), a collocarmi cronologicamente (ora e giorno della settimana). Poi sento quella macchina partire puntuale ogni giorno alla stessa proibitiva ora, la voce stridula della mia vicina che non dorme mai, penso la scuola, un avviso da firmare, pomeriggio l’impegno rimandato da troppo, telefonare al tecnico per il guasto alla lavastoviglie…. Strani quei pochi istanti perchè potrei essere chiunque ed ovunque, attimi  piacevoli ed indefiniti, tranne che per la voce della vicina che non dorme mai.